Come rimuovere il nastro antiscivolo? Scopri i consigli degli esperti

Domanda lecita, data soprattutto dal fatto che quando si utilizza un nastro antiscivolo professionale, lo stesso fa il suo lavoro così bene che la rimozione diventa davvero complicata.

Come ogni cosa però anche rimuovere il nastro antiscivolo non è una missione impossibile, forse impegnativa, ma assolutamente fattibile, soprattutto utilizzando i nostri suggerimenti e consigli.

Come rimuovere il nastro antiscivolo? Scopri i consigli degli esperti
Il fatto che rimuovere il nastro antiscivolo sia così complicato e impegnativo non è essenzialmente un difetto dello stesso. Chi sceglie un nastro antiadesivo Heskins lo fa infatti perché punta ad ottime prestazioni nel tempo. Prestazioni che vengono mantenute e confermate e che hanno come unico effetto collaterale, qualche complicazione in fase di rimozione.

Per ovvie ragioni il nastro antiscivolo è progettato per essere permanente. Tutta la nostra filosofia è infatti incentrata sulla creazione del nastro antiscivolo più durevole ed efficace al mondo. Esaminiamo e modifichiamo costantemente i nostri processi e materiali costruttivi, cogliendo e creando le innovazioni che portano ad un costante miglioramento dei prodotti.

Questa “tenacia” diventa però un ostacolo nel momento in cui è necessario rimuovere il nostro nastro adesivo antiscivolo.

Se si cerca infatti di rimuovere semplicemente il nastro antiadesivo tirandolo, ciò sarà difficile. Sarà estremamente complicato rimuovere il nastro e anche nel caso ciò avvenga la pellicola di plastica con cui è composto lo stesso si frammenterà in piccoli pezzi.
Come per ogni applicazione e materiale però, anche nel caso del nostro nastro antiadesivo, esistono trucchi e suggerimenti che possono rendere più semplice il lavoro.

Come rimuovere il nastro antiscivolo? Scopri i due metodi possibili
Esistono ben due metodi che possono essere estremamente efficaci per rimuovere il nastro antiscivolo.

Scopriamoli.

Metodo 1: meccanico

Il metodo più intuitivo e quello che richiede meno strumenti è quello della “raschiatura meccanica”. Attrezzo ideale per questo tipo di applicazione è un raschietto come ad esempio una spatola o una lama di cutter. Obiettivo è quello di riuscire ad alzare uno degli angoli.

Effettuata questa operazione, per una dimensione adeguata a garantire una buona presa sull’adesivo sarà possibile applicare una trazione manuale allo stesso. L’obiettivo è quello di effettuare una trazione “a bassa energia”, ossia una trazione lenta ma costante.

Questo metodo funziona perché va ad agire sulla struttura stessa del nastro adesivo, composto da veri e propri fili sottili che legano lo stesso al supporto

La trazione combinata ad un angolazione all’indietro ad angolo acuto sarà sufficiente per spezzare questi legami e portare a una separazione.

La parte critica di questo tipo di rimozione è data dal fatto che il nastro si potrebbe spezzettare, obbligando al ripetersi dell’intera procedura per ogni particella rimasta.

Metodo 2: sfruttando l’azione del calore

Il calore aiuta nella rimozione di qualsiasi nastro antiscivolo, visto che gli stessi sono tipicamente composti da una base liquida. Applicare quindi del calore sul nastro antiscivolo aiuta nella rimozione dello stesso.

Per farlo, lo strumento migliore possibile è una pistola termica. Questo strumento funziona meglio di un asciugacapelli in quanto può garantire una miglior dissipazione del calore, il classico phon può però essere un alternativa funzionante per usi sporadici.
Per tentare la rimozione del nastro antiscivolo sarà quindi necessario direzionare un getto a una temperatura di circa 60-70° sull’adesivo al fine di tentare di ammorbidire la colla che fissa lo stesso.

È poi possibile anche in questo caso avvalersi di un raschietto, mixando tra loro i due sistemi per rimuovere il nastro antiscivolo.

E se rimane del residuo adesivo?

Quando il nastro antiscivolo è stato rimosso con successo, i residui rimasti sono solitamente molto pochi. Se si desidera rimuovere gli stessi, ci si può aiutare con dell’acquaragia o un solvente più aggressivo come il MEK o toluene.
In entrambi i casi il consiglio è quello di testare la reazione tra questo prodotto e la superficie, magari facendo un piccolo test su un area poco visibile.

Se hai bisogno di assistenza contattaci, siamo sempre disponibili ad aiutarti.

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